Cosa prevede la global minimum tax, l’imposta unica planetaria alle multinazionali. Il provvedimento in vigore dal 2023.
VENEZIA – Accordo al G20 di Venezia sulla global minimum tax, l’imposta unica planetaria alle multinazionali. Dopo un lungo confronto durato diversi mesi, si è riusciti ad arrivare ad un’intesa molto importante anche per il rilancio dell’economia dei singoli Paesi.
Su questo argomento fino ad oggi ci si è mossi sempre in modo sparso. Dal 2023, anno che vedrà l’entrata in vigore la misura, ci sarà una tassa unica in tutto il mondo per le multinazionali. Una mossa che costringerà le aziende a pagare le tasse nei Paesi dove fanno fatturato e non in quelli dove possono avere degli sconti fiscali.
Cos’è e cosa prevede la global minimum tax
La global minimum tax è una tassa destinata alle multinazionali. Dal 2023 queste aziende dovranno pagare una aliquota minima del 15% nei Paesi dove fatturano e non nei paradisi fiscali. Il gettito su scala mondiale potrebbe arrivare fino a 150 miliardi di dollari.
La prima a proporre questa misura sono stati gli Stati Uniti e successivamente la tassa è stata condivisa anche dagli altri ministri. La discussione comunque non è finita e si potrebbe arrivare ad un aumento del 15%. La decisione finale sarà presa nel prossimo G20 di ottobre.
Il ministro Franco: “Sostegni per tutto il tempo necessario”
Nella conferenza stampa conclusiva il ministro Franco, riportato da TgCom24, ha ribadito l’impegno del Governo a sostenere “la ripresa per tutto il tempo necessario“. “Come G20 – ha aggiunto – abbiamo trovato un accordo molto importante, che qualche mio collega ha detto storico, con cui appoggiamo le componenti principali del piano per la tassazione delle multinazionali con una tassa minima e una ripartizione degli utili fra i Paesi dove queste operano. Intendiamo implementare a fine ottobre i meccanismi concordati in questo G10“.